Smart Ristrutturare srl
Via Giovita Minelli 35, Desenzano del Garda (BS)
p.iva 04567820982 cap. soc. 10.000 €
Smart Ristrutturare ©
OBBLIGHI E SCADENZE CON LA NUOVA DIRETTIVA CASE GREEN
Dopo l’approvazione della Direttiva Case Green ecco una guida all’EPBD IV con tutto quello che ci aspetta tra obblighi e scadenze. Analizziamo i passi verso il 2050, verso la neutralità climatica e l’assenza di emissioni di anidride carbonica in ambiente.
Da questa data non saranno più incentivabili acquisto ed installazione di generatori a combustibili fossili. La Direttiva fa alcune eccezioni come per i sistemi ibridi e i generatori ad idrogeno. Questo sta a significare chiaramente la necessità di una grossa revisione del parco incentivi oggi prevista.
Entro il 31 dicembre 2025 l’Italia deve presentare il proprio piano di ristrutturazione, con traiettorie e indicazioni guida sull’adozione dell’EPBD nel territorio Italiano, con obblighi e scadenze.
Entro il 29 maggio 2026 sarà obbligatorio definire un nuovo Attestato di Prestazione Energetica basato sui contenuti dell’Allegato V della nuova Direttiva Europea. La data esatta è stata introdotta dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della
Entro il 31 dicembre 2026 si installano impianti solari su tutti i nuovi edifici pubblici e non residenziali con una superficie coperta utile superiore a 250 m².
L’Italia pubblica e notifica alla Commissione Europea una tabella di marcia che specifica l’introduzione di valori limite del GWP di tutti gli edifici di nuova costruzione e fissano obiettivi a partire dal 2030. Il GWP è il Global Warming Potential ovvero il potenziale di surriscaldamento globale. Questa grandezza è determinata in base ai materiali utilizzati nella costruzione che, nel loro ciclo di vita, emettono CO2 in ambiente.
Entro il 31 dicembre 2027 dovranno essere installati impianti solari su tutti gli edifici pubblici con superficie coperta utile superiore a 2000 m² e sugli edifici non residenziali esistenti con una superficie coperta utile superiore a 500 m². L’obbligo scatta nel caso in cui l’edificio è sottoposto a una ristrutturazione importante
Gli edifici pubblici di nuova costruzioni devono essere ZEmB, a zero emissioni a partire dal 1 gennaio 2028. Come è stato per tutte le altre EPBD, si parte con gli edifici pubblici per poi estendere a tutti gli edifici.
Sempre a partire dal 2028 si rende obbligatorio il calcolo del GWP per tutti gli edifici di nuova costruzione con superficie coperta utile superiore a 1 000 m². Questo comporta la necessità di adottare una norma armonizzata per il calcolo di questa grandezza, condivisa da tutti i paesi membri dell’Europa.
Entro il 31 dicembre 2028 si installano impianti solari su tutti gli edifici pubblici con superficie coperta utile superiore a 750 m². Da non dimenticare il tema delle Comunità energetiche rinnovabili che entrano a tutti gli effetti, come attori per quelle aree in cui non è tecnicamente fattibile l’installazione del fotovoltaico.
Entro il 31 dicembre 2029 si installano impianti solari su tutti gli edifici nuovi residenziali. Un grosso passo in avanti in favore delle rinnovabili solari. Inoltre la Direttiva richiede che si installino questi impianti anche su tutti i nuovi parcheggi coperti adiacenti agli edifici.
La stessa scadenza per i BACS, ovvero i sistemi di automazione e controllo degli impianti e degli edifici in genere. Gli edifici non residenziali che hanno impianti con Potenza nominale utile superiore a 70 kW devono essere dotati di sistemi di automazione e controllo. In realtà quest’obbligo è già oggi una richiesta del Decreto Requisiti Minimi, che richiede sistemi di automazione pari almeno alla Classe B. La norma di riferimento è la UNI 52120, citata anche in appendice alla Direttiva.
Inizia qui una nuova rotta per tutti gli edifici nuovi. Dal 1 gennaio 2030 infatti, dovranno essere ZEmB e quindi ad emissioni zero. Come sappiamo la richiesta riguarda l’azzeramento delle emissioni prodotte dagli impianti all’interno del confine del sistema (onsite). Questo è un grandissimo obiettivo dell’EPBD 4.
Dal 2030 inoltre si rende obbligatorio il calcolo del GWP (Global Warming Potential) per tutti gli edifici di nuova costruzione, a prescindere che siano residenziali o meno.
L’anno 2030 è una tappa fondamentale di questa EPBD 4. La traiettoria dei Pesi Membri dell’Unione Europea deve infatti portare alla riqualificazione di una prima grossa fetta degli edifici residenziali e di quelli non residenziali. In particolare:
Entro il 31 dicembre 2030 si installano impianti solari su tutti gli edifici pubblici con superficie coperta superiore a 250 m².
Dopo il 16% previsto al 2030 c’è una nuova scadenza per la riqualificazione energetica del parco immobiliare non residenziale. Al 2033 infatti, il 26 % degli edifici non residenziali deve essere riqualificato e rientrare nella soglia massima prevista dalla traiettoria di ristrutturazione.
Il consumo medio di energia primaria in kWh/(mq a) dell’intero parco immobiliare residenziale deve diminuire di almeno il 20-22 % rispetto al 2020 entro il 2035. La traiettoria di riqualificazione del nostro Paese è stata tracciata da ENEA sulla base degli indici di prestazione degli edifici con Attestato di Prestazione Energetica.
Guarda l’evento di presentazione della traiettoria prevista per l’Italia dalla Direttiva Case Green.
Tutta la Direttiva EPBD 4 si spinge verso una diminuzione graduale dei combustibili fossili nel riscaldamento e nel raffrescamento per ottenere progressivamente l’eliminazione completa delle caldaie a combustibile fossile entro il 2040. Da qui la necessità immediata di introdurre nuove modalità principali di produzione per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti, come le pompe di calore.
Obiettivo principe di tutto il percorso tracciato da questa ambiziosa Direttiva Europea EPBD 4 è la neutralità climatica, l’assenza di emissioni di carbonio per l’Europa. L’obiettivo non riguarda solo i nuovi edifici, ma tutti gli edifici. Negli ultimi studi riportati nel giorno della terra, l’Europa è risultata infatti il continente con il maggior surriscaldamento di tutto il pianeta.